Questo periodo di lock down ha messo in evidenza come la presenza dell’umanità, cosi com’è organizzata adesso, sia invadente e disturbante per la natura. Molti animali hanno ripreso spazi che gli erano stati tolti dalla vita frenetica di noi esseri umani. Ma non solo la vita animale e vegetale si è ripresa, le acque e i cieli sono tornati ad essere limpidi e il silenzio è tornato a fare da padrone in zone dove non c’era più pace.
Approfitto di questo periodo di reclusione forzata per riprendere la rubrica “Animali fantastici dove trovarli, versione scuba diving” che per varie vicissitudini avevo abbandonato diverso tempo fa. Spero che vi faccia piacere visto che, quest’anno, dovremo tutti aspettare un po più del normale per tornare in quel fantastico mondo che si trova sotto la superficie del mare.
Il mare e le spiagge hanno la capacità di inebriare tutti i nostri sensi: il rumore delle onde che si infrangono sulla riva, la sensazione di sabbia bagnata tra le dita dei piedi, il sapore di sale che insaporisce le brezze marine, lo sconfinato blu che si stende davanti ai nostri occhi.
Io adoro Halloween e la trovo una festa geniale! Affrontare le paure impersonandole e ridendoci su, secondo me, è il miglior modo per esorcizzarle e renderle inoffensive.
Lo so che per la maggior parte dei subacquei la paura più grande è che salti l’immersione…ma so anche che come tutti i personaggi che orbitano intorno al mare il “Subacqueo” adora raccontare storie, per lo più vere ma, diciamocelo, spesso arricchite di particolari per renderle più interessanti, come vuole la migliore tradizione marinaresca. E così ho pensato di fare un giro su internet e vedere quante storie di fantasmi, o meglio, leggende metropolitane a tema subacqueo riuscivo a trovare. La prima ovviamente è stata quella trita e ritrita, e assolutamente poco credibile, del subacqueo risucchiato dal Canadair e ritrovato fra i rami di un albero scampato a un incendio…che noia.
Il Parco ha aperto ai diving center la fruizione subacquea contingentata per la scoperta dei fondali più belli dell’area protetta dell’isola. Questo risultato è il frutto di una proficua collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e operatori del settore e del CED-Consorzio Elbano Diving. I magnifici fondali proibiti saranno finalmente visibili a subacquei esperti e a piccoli gruppi accompagnati da guide ambientali subacquee. Si tratta di una fruizione sperimentale, che è stata preceduta da un monitoraggio scientifico, e per la quale sono stati definiti i percorsi di immersione e le regole di accesso.
Le immersioni possibili all’Isola di Pianosa sono attualmente 5 su altrettante boe dedicate esclusivamente all’ormeggio delle imbarcazioni diving autorizzate.
Tutte le immersioni si trovano sul lato est dell’isola sul quale è presente anche un piccolo centro abitato un tempo occupato dalle famiglie dei dipendenti del carcere e adesso quasi completamente disabitato. Le boe sono quelle riportate nella cartina qua sotto.
Si é conclusa oggi la giornata di pulizia delle spiagge di Marepulito 2019 arrivati ormai alla settima edizione, siamo contenti di dire che le scuole, i comuni e gli stessi diving center del CED partecipano sempre più numerosi a questa iniziativa. Circa 1000 tra studenti insegnanti, volontari, subacquei , rappresentanti di varie associazioni e istituzioni hanno partecipato oggi a questa giornata di pulizia. Il risultato è la raccolta di circa 1800 kg di rifiuti fra cui i più bizzarri sono stati trovati dai subacquei...corpi morti artigianali abbandonati, sedie sdraio, cime e attrezzi da pesca persi ma soprattutto sopra e sotto l'acqua il più rappresentato dei rifiuti è stato la plastica in tutte le sue forme.
Come trovare sott'acqua quello che cerchi sapendo cosa mangia!
Molti si stupiscono della bravura di alcune guide nel trovare ad ogni immersione nudibranchi e altre creature marine molto apprezzate dai fotografi. Beh sappiate che non si tratta di magia, sesto senso o altre diavolerie ma di conoscenza approfondita del punto di immersione e delle abitudini di vita degli organismi di cui si va in cerca.
Come ogni anno Diving in Elba sarà presente dal 2 al 4 marzo, come espositore, all'EUDI SHOW 2018. Uno degli eventi più importanti dell'anno per chi ama la subacquea e il mare in genere!
L'EUDI SHOW 2018, per noi, è un'occasione per incontrare vecchi e nuovi amici, scoprire cosa c'è di nuovo e mostrare a tutti cosa di nuovo abbiamo da offrire noi.
Tutto questo in un meraviglioso clima di festa! Come il Natale riunisce le famiglie, così l'EUDI fa convergere i subacquei di tutta Italia a Bologna. Riuniti tutti insieme, sotto l'ampio tetto del padiglione 36 della fiera di Bologna, festeggeremo la nostra passione per il mare nel modo migliore che conosciamo...parlando di spettacolari immersioni passate e progettando insieme immersioni e corsi futuri.
Per chi vuole passarci a trovare saremo presso lo stand B54 dei Diving SSI. Non vediamo l'ora di essere lì a festeggiare con voi!
Ci sono organismi marini che tutti conoscono se non perché li hanno visti facendo un’immersione sicuramente li hanno comprati al supermercato o ordinati al ristorante… poi c’è la vasta moltitudine che nessuno conosce perché piccoli, poco colorati e non di interesse commerciale.
Avete presente in Peter Pan quando dice “Ogni volta che un bimbo dice: ‘Io non credo alle fate’, c’è una fatina che da qualche parte cade a terra morta.” Ecco quando qualcuno chiama la Posidonia oceanica alga, in qualche parte del mondo, a un biologo marino viene il mal di pancia…probabilmente a quello che si trova più vicino a voi mentre dite la suddetta cosa. Per favore perdonatelo se a quel punto si avvicinerà e proverà a spiegarvi perché tale affermazione è tanto sbagliata (lo stesso vale anche quando ordinate polipi al ristorante!). Lo so che tutti pensate che in mare ci siano solo le alghe a fare la fotosintesi ma invece no!
La Posidonia oceanica NON è un alga ma una pianta.